Demenza e altri disturbi cognitivi
I disturbi cognitivi sono disturbi delle funzioni alte quali l’intelligenza generale, l’attenzione, la memoria, l’abilità di giudizio, l’inibizione, la flessibilità cognitiva, la pianificazione, le abilità visuospaziali e prassiche, il linguaggio, la lettura e la scrittura.
In età adulta un’alterazione di tali funzioni causa elevate difficoltà nell’adattamento sociale e lavorativo, ed è spesso associata a problemi relazionali ed emotivi quali ansia, insicurezza e depressione. Tra i disturbi cognitivi più comuni vi sono:
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Delirium
Stato confusionale acuto che si sviluppa in un breve periodo di tempo, caratterizzato da una transitoria e reversibile confusione mentale associata ad un importante disorientamento spaziale e temporale e ad una significativa compromissione dell’attenzione e del pensiero.
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Amnesia
Disturbo della memoria che non coinvolge le altre funzioni cognitive. La persona affetta da amnesia continua a ragionare logicamente e a parlare fluidamente ma può essere incapace di ricordare eventi della sua vita recente o, in casi gravi, anche eventi remoti, e può non riuscire ad acquisire stabilmente nuovi ricordi, mentre è generalmente preservata la capacità di imparare nuove azioni.
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Demenza senile
Si manifesta di norma intorno ai 65 anni di età con disturbi della personalità e dell’intelligenza che compromettono le capacità di attenzione, concentrazione e memoria, oltre che di senso critico e di giudizio. La malattia evolve progressivamente fino alla compromissione di tutte le prestazioni dell’individuo in un arco di tempo che va dai 4 ai 6 anni.
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Demenza vascolare
Deficit cognitivo determinato dall’alterazione della circolazione sanguigna cerebrale conseguente a eventi acuti, come un ictus o un’emorragia cerebrale, o a patologie croniche, come l’aterosclerosi. I sintomi cognitivi e comportamentali più comuni sono: confusione mentale, problemi di memoria, difficoltà di linguaggio, disturbi dell’equilibrio, impulsività, agitazione, irritabilità, vagabondaggio durante la notte.
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Morbo di Alzheimer
E’ la forma più comune di demenza degenerativa progressivamente invalidante, con esordio prevalentemente in età presenile, ossia oltre i 65 anni. Il sintomo precoce più frequente consiste nella difficoltà di ricordare eventi recenti, mentre permane un buon ricordo delle vicende passate. Con l’avanzare del tempo possono comparire altri sintomi come: disorientamento spazio temporale, cambiamenti repentini d’umore, depressione, gravi difficoltà cognitive, perdita della capacità di giudizio, gravi difficoltà nel riconoscimento dei familiari e degli amici ed anche nell’eseguire le normali attività, problemi di comportamento ed incapacità dì prendersi cura di sè, fino all’esigenza di dover essere seguiti giorno e notte.
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Morbo di Parkinson
Malattia neurodegenerativa ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge principalmente alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio. I principali sintomi della malattia di Parkinson consistono in: tremore a riposo, rigidità, lentezza dei movimenti (bradicinesia), disturbo dell’equilibrio, disturbo del cammino, postura curva, problemi di linguaggio e problemi legati alla deglutizione, stipsi, disturbi urinari, disfunzioni sessuali, disturbi della pressione arteriosa, sudorazione, disturbi dell’olfatto, disturbi del sonno, depressione, ansia e apatia.